Risvegli ammaccati come le nostre carrozzerie violate. Trasformati in automobili da rottamare, per evidenti conseguenze di scontri dalla diversa caratura.
Ora figuriamo doloranti, in posa, a farsi fotografare i lividi metallici da artista pronto a scattare e ad immortalare la superficie non più lineare dei nostri gusci protettivi.
Eravamo dalla pelle liscia e delicata prima che il traffico sclerotico del mondo ci facesse diventare ruvidi e scorbutici.
Distribuivamo sorrisi fiduciosi ed ora i fari sono appannati da compromessi che ledono la limpidezza dei nostri sogni.
Sfrecciavamo rapidi e prestanti sull'asfalto prima che agenti estranei si frapponessero con fare arrogante al centro della via.
Dei nostri motori giovani ora non rimane che il ricordo impresso in gesta antiche ed echi lontani.
Meglio farsi da parte se la lotta non suona una melodia gentile, se la disputa non viaggia su mari calmi, quieti, baciati dall'eleganza.
Se ci si infiamma nel momento sbagliato e poi si finisce a scoppiar di rabbia o di dolore.
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