Nessun suono è
trascurabile nessun evento lo è l'incidente un lavoro il traffico la
tabella di marcia un'ossessione di ritorno le ripercussioni sullo
spazio cerebrale uno dietro l'altro questi motori accesi di semaforo
in semaforo clacson tubi di scappamento con annessa impossibilità di
fuga intasamento di corsie preferenziali corse a perdifiato sul posto
mattina inoltrata colazione assorbita abbraccio contingentato
pneumatici quasi a riposo meta lontana raggio di sole su scocca
lucida carrozzeria d'utilitaria qualcosa che non va ad un certo punto
del cammino invisibile polizia municipale in ampia schiera i piedi
non bastano ci fosse lei ci si bacerebbe sul collo adesso e fino
all'arrivo la fermata non si fa la svolta ad un certo punto era un
funerale importante d'auto blu e gendarmi forse proprio quello
benedetto dalla casa d'Ezra la giustizia morta d'infarto povera
patria commemorata sull'altare d'una traversa di via Trionfale non
dovrò avvertir nessuno farò in tempo senza alcun debito se ci fosse
lei adesso fianco s'incontrerebbe con fianco e guancia con guancia nessun suono è
trascurabile nessun evento lo è non era questo che avevo in mente.
lunedì 23 gennaio 2012
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