Ingannare l'attesa per non esser da lei ingannati.
Rendersi inattendibili nei confronti delle sue pretese.
Fare di tutto per non accorgersi della sua presenza.
Giocare a distrarsi dalla sua presa.
Solidarizzare con chi soffre della stessa sciagura sociale, con chi patisce lo stesso intoppo da programma non rispettato, con lo stesso sgarbo da planning giornaliero malandato per cause e(s)terne.
Coalizzarsi per far sì che un'attesa così non torni mai più.
Concepire e attuare una rappresaglia tale da scalfirne l'impassibilità e addolcirne l'insostenibilità.
Quando l'attesa coincide con l'amata però le cose cambiano.
Quasi all'apice del ribaltamento di funzioni, ora si va in cerca proprio di colei che prima si tentava di fuggire con tutti i mezzi e a tutti i costi.
E la si attende con ansia, con fibrillazione, con entusiasmo.
E questa volta la si vuol tenere tutta per sé,
farne il centro della propria vita,
far sì che un'attesa così non scappi mai più.
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