La sicurezza è un pretesto. Per erigere steccati, alzare barriere, per generare paura: paura di perder i propri posti, i propri privilegi, la propria sicurezza!
La sicurezza è un pretesto per edificare nuovi muri, per negare chi coltiva diversità, per impedire che voci fuori dal coro si possano ancora far sentire.
La sicurezza è un pretesto per depistare l'attenzione, per fomentare l'insicurezza, per turbare i rapporti interpersonali.
La sicurezza è un pretesto per nutrire l'arroganza, per crear nuovi cortili di potere, come quella Piazza Colonna vietata al transito dei cittadini, circondata da transenne e gendarmi armati e sempre allerta ogni (rara) volta che alla Camera di Montecitorio si gioca la recita dei nostri (?) rappresentanti.
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