Legge uno ad uno – ed ogni volta gli stessi – quegli annunci colorati fatti di numeri da chiamare ed urgenze alle quali rimediare: ditte traslochi, imprese di pulizia, agenzie immobiliari.
Tiene gli occhi fissi su quegli adesivi e consuma lentamente la sua sigaretta.
È in lui la quiete terribile di chi non sa cosa fare, o quella piuttosto di chi risolutamente abbia nominato lo spazio antistante un gran cassonetto come inedito luogo elettivo di moderata meditazione quotidiana.
Lo spazio ed il tempo in cui è da cercarsi un disperato impegno che – esauritosi il tabacco e gettato al sicuro il mozzicone – si continua tuttavia a non trovare.
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