Tanto non ci prenderanno mai.
Andiamo troppo veloci.
Siamo troppo avanti.
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[si dispiaceranno sempre più d'informarci d'esser rimasti indietro]
i criteri di selezione viaggiano di passo,
a rischio tamponamento con l'andatura della mente fuggitiva...
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Tanto non si perderanno mai
è per questo e non altro che rimangono indietro
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Tanto non ci perderanno mai
non ce ne andremo fin quando sarà la loro ora
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Tanto non si perderanno mai
è per questo e non altro che rimangono indietro
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Tanto non ci perderanno mai
non ce ne andremo fin quando sarà la loro ora
2 commenti:
Non sia mai, ma se…
Ma se invece ci acciuffassero, sicuramente ne deriverebbe una sgrondatura di nequizie da boiaccia, a discendere giù a sgranamento di anti-rosario giù da bizantine teorie dell'annichilamento e della privazione progressiva, a partire dalla facoltà di parola sino al permesso di mantenere le ossa. Sicuramente tutta l'operazione, a partire dalla malaugurata cattura, si articolerebbe in molteplici fasi, compresi momenti di ripensamento e riprogettazione di fasi di altri processi, tipo lo sbucciamento di fave, lo sforzo di produrre alle 5 del mattino, le strategie di evitamento delle esaltate, le missioni di sterminio degli insetti; tuttavia forse, per mantenere la patina di pseudo-giustizia e sventolare ancora lo strofinaccio sdrucito della democrazia, gli "operatori" cercheranno di mantenere le prime fasi nell'alveo della categoria "farsa". Quindi se dovessero abbrancarci per il colletto e sbatterci tutti disarticolati in un mezzo per l'immissione idraulica nelle stanze delle Scemenze Punitive, poi probabilmente verremmo accolti da una squadriglia di coglioni assortiti che con fare sussiegoso ci appiccicherebbero le loro magniloquenti idiozie interpretative tipo: "Lei ci fa perdere tempo, abbiamo altre urgenze", e anche "Secondo me, che lo sono dalla nascita, lei si sta rendendo ridicolo", nonché "Se fosse come dice lei, noi l'avremmo fatta prigioniera e ora le staremmo dicendo un sacco di cazzate", e perfino "Gli intellettuali quindi sarebbero come lei". Ogni risposta, anche se autocensurata, sarebbe considerata come una prova che ci meritiamo qualunque stupidaggine ci venga detta, perché a farne le spese saremmo comunque solo noi. Sarebbe assurdo anche cercare di accennare un "Vediamo di negoziare...", perché gli assistenti senza qualifica che girano lì intorno, seminudi e sporchi del grasso di ruote meccaniche schiaccia-ragni, ridacchierebbero, ed un operatore bassetto sessantenne, con l'aria di saperla lunga sulle sue sindromi anali nascoste, immagino che risponderebbe: "Lei ha l'aria del capufficio, eppure si trova qui e secondo me ci gode come un pupo perverso a stare nell'occhio del ciclone". Io personalmente penserei: "Pupo perverso? Ma qui si tenta d'appiopparmi complessi lordi che appartengono a chi fa questi discorsi sadici!" Però non potrei dirlo, perché, con una cortesia semplicemente beffarda, sotto alle lenti focali di telescopi collegati a Piazza Vittorio e Piazza Esedra verrei steso su una lettiga carica di diversi etti di fette di un prosciutto maledetto, mi applicherebbero tenaglie alle caviglie, morsetti ai polsi e una cinta di coccodrillo al collo, mi verrebbero applicati dei sonaglini di plastica rossi con ventose nere sotto le ascelle e dei ferri da stiro giocattolo a pois verdi sul petto, tutti collegati ad un pelosissimo server della Nintendo, e quando qualcuno di questi dovesse cadere, mi direbbero: "Lei pretende tanto di inventare, perfino di spiegare, ma invece lo vede che è imbranato? Chiuda gli occhi, prego".
FINE PARTE 1
il7 - Marco Settembre
PARTE 2:
Non riuscendo più a ragionare per colpa delle esalazioni di stronzate provenienti da queste specie di bidelli del refettorio scolastico, magari non riuscirei ad obiettare, chiuderei gli occhi, e quelli farebbero qualcosa di talmente stupido che non avrebbero poi il coraggio di dirmelo, e tirerebbero le somme, sulle persone che pensano davvero, redigendo a modo loro un diagramma ricavato dal Tuttocittà e dal catalogo dell'Euronics, mi farebbero poi rialzare tirandomi su con le loro manone unte ed il sessantenne direbbe: "Che brutta figura, eh? Ora ripeta con me: sono contento perché non sbaglierò più!" Io lo guarderei con aria di sopportazione e risponderei, remissivo: "Se è una cosa che vale per lei, non vedo perché dovrei oppormi a una sua spontanea dichiarazione". E lui: "Per un po' è normale che lei abbia degli strascichi, ma intanto l'hanno vista tutti". Ed io: "Mi permetta di non stringerle la mano, chissà che ci fa, lei, con quello pseudopode rugoso". "Noi abbiamo finito, cerchi di non tornare", si congederebbe il vecchio coi baffetti e gli occhiali da puntiglioso finto bonario. Essendo cosciente di non potergli dar fuoco in massa, a questi deficienti, uscirei di lì deciso a non farmi ribeccare, e ripensando al loro alito puzzolente e al loro rifiuto di far qualcosa di intellettualmente diverso dal vegetare, allontanandomi dal portale del System Cazziatonum direi a voce alta: "Ma vaffanculo, va'!"
il7 - Marco Settembre
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