Uomini a barre e senza codice. Uomini con i pattini in mano in procinto di ribaltare la re-visione delle cose. Uomini con le cuffie agli occhi appartati dalla socialità e in fuga. Uomini con trapani elettrici di quelli capaci di bucare il cielo. Uomini col cuore in tasca, accessorio rottamabile in cerca di cestino. Uomini con torte in faccia. Ognuno ha il suo dolce che merita. Uomini con fiori in bocca alla fermata di Trastevere. Uomini con il cappio al collo al capolinea del percorso.
Uomini e donne al centro senza scena. Con le buste in testa. Senza spesa, lì si raccoglie ormai tutta la melma.
Donne con i tacchi nelle orecchie. Make up per umili spose non egocentriche. Donne con le borsette come coda, da lì si semina il fascino profumato d'una scia di carne. Donne con segnali di fumo, di quelli da mandare in sciopero qualunque diligenza. Donne con le labbra in pancia e l'ombelico sulla fronte, lì dove si radunano i residui impossibili di tenerezza umana. Donne dai cuori obliterati a tempo con i biglietti in guancia alla fermata di Trastevere.
Alieni che osservano tutto sbigottiti, solidarizzando con il Sam dai sensi intorpiditi del mattino e promettendo che al prossimo viaggio porteranno anche lui lontano da qui.
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