giovedì 24 settembre 2009

Sotto come sopra


Qui siamo lì, sotto come sopra,

di comune accordo con nessuno.

Legittimati a non chieder legittimazione alcuna.

Con la garanzia di esser sprovvisti di qualunque garante.

Spariamo a vista.

Se qualcuno ci nota già non ci siamo più.

Spazziamo via chi pensa d'averci capito.

Lasciarsi (volare via) è forse volersi ancora (vicini quanto non si riesce più ad essere).

E se non c'è un piano di studio o un piano di lotta forse è perché così vuole il piano di vita.

E se hai un criterio fondato su cui poggiarti, è di certo quello dei naufraghi.

E se pensi di non farcela è perché ancora non hai deciso di rinunciare.

È bene che ve la diate a gambe, fan o fanatici, farneticanti appassiti appassionati ai propri personali interessi, quelli dal voltafaccia facile.

Correte adesso prima che doviate accorrere alla vostra umana catastrofe.

E stai attento di là. Se allenti la presa è perché pensi di avercela fatta. Ad aver qualcosa da prendere.

Poi l'afferri e la chiami poesia?!?

E si, poiché c'è e non si vede. E dove si vede, forse è lì che è scomparsa...

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